PDTA Ictus
Condizione clinica per accesso al percorso
Persone con sintomi e segni visibili come viso irregolare (bocca storta), braccio debole, parlare strano.
Obiettivi
Assicurare la tempestiva presa in carico del paziente garantendo un approccio coordinato ed integrato multiprofessionale e multidisciplinare nella diagnosi e nel trattamento.
Riduzione della disabilità residua grazie al precoce intervento riabilitativo per facilitare l’autonomia della persona colpita da ictus.
Accesso
Il paziente accede al percorso:
- chiamando il servizio di emergenza territoriale 118;
- presentandosi al Pronto Soccorso (Cona, Argenta, Cento e Delta).
Diagnosi e terapia
All’arrivo in ospedale la persona colpita da ictus viene tempestivamente presa in carico dal gruppo multidisciplinare (medico dell’emergenza, neurologo, neuroradiologo interventista, anestesista, neurochirurgo, chirurgo vascolare, fisiatra, infermiere di riferimento) per la definizione del percorso diagnostico e terapeutico.
Peculiarità della presa in carico del percorso
Equità e tempestività di accesso su base provinciale mediante un’organizzazione secondo il modello “Hub & Spoke”, che prevede la concentrazione della casistica che necessita di interventi complessi nel centro di riferimento (Hub: Ospedale di Cona), la cui attività è fortemente integrata a quella dei centri ospedalieri periferici (Spoke: Argenta, Cento e Delta).
Responsabile di percorso
Dott.ssa Valeria Tugnoli
Monitoraggio
La qualità del percorso viene valutata con il monitoraggio di indicatori di processo e di esito, con particolare interesse per quelli tempo-dipendenti. I risultati sono discussi all’interno del gruppo multidisciplinare ai fini degli interventi di miglioramento.