PDTA Infarto Miocardico Acuto

Condizione clinica per accesso al percorso

Persone con infarto acuto del miocardio che presentano un forte dolore toracico o al braccio e sopraelevazione del tratto ST al tracciato elettrocardiografico o segno equivalente.

Obiettivi

Migliorare l’appropriatezza delle cure sulla base delle più recenti evidenze; assicurare la tempestività della presa in carico; garantire il più rapido accesso possibile alla sala di emodinamica per eseguire l’intervento di angioplastica primaria; personalizzare le visite di controllo nel primo anno dopo l’infarto miocardico; ottimizzare in ospedale e sul territorio le misure di “prevenzione cardiovascolare secondaria”. Il riferimento va all’educazione della persona, sia durante la degenza che dopo la dimissione, ad attuare interventi di prevenzione, fondati essenzialmente sul controllo dei fattori di rischio. Tra questi, ad esempio, la cessazione del fumo, la corretta alimentazione, l’attività fisica moderata, il controllo del peso, il controllo della pressione arteriosa, il controllo del colesterolo e il controllo della glicemia.

Accesso

Il paziente accede al percorso:

  • chiamando il servizio di emergenza territoriale 118;
  • presentandosi al Pronto Soccorso (Cona, Argenta, Cento e Delta).

Diagnosi e terapia

Confermata la presenza dell’infarto attraverso un elettrocardiogramma il paziente viene portato nella sala di emodinamica del S. Anna di Cona per ricevere in modo tempestivo il trattamento di riperfusione con angioplastica coronarica primaria (PTCA). Dopo le prime ore presso l’Unità di Terapia Intensiva Coronarica dell’Ospedale di Cona, il paziente, in relazione alla zona di residenza, può completare il percorso presso le Cardiologie degli ospedali territoriali (Argenta, Cento e Delta).

Alla dimissione il paziente viene affidato ai servizi di Cardiologia territoriale, ai Medici di Medicina Generale e al servizio di Medicina dello Sport per attuare le adeguate misure di prevenzione cardiovascolare secondaria.

Peculiarità della presa in carico del percorso

Tempestività nella diagnosi e nel trattamento sia con presidi invasivi sia con l’ottimizzazione a lungo termine della terapia di prevenzione cardiovascolare secondaria.

Responsabile di percorso

Dott. Gabriele Guardigli

Monitoraggio

La qualità del percorso viene valutata con il monitoraggio di indicatori di processo e di esito, con particolare interesse per quelli tempo-dipendenti. I risultati sono discussi all’interno del gruppo multidisciplinare ai fini degli interventi di miglioramento.

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pubblicato il 2019/07/01 09:14:00 GMT+2 ultima modifica 2019-09-17T11:57:45+02:00