L’ureteroscopia operativa

L’ureteroscopia è un esame strumentale che permette di esplorare per via retrograda l’uretere (il piccolo canale che va da ciascun rene alla vescica) fino al giunto pieloureterale, il punto di passaggio tra le vie escretrici intrarenali e l’uretere stesso. L’intervento viene eseguito con l’utilizzo dell’ureteroscopio, un sottile strumento (che può esser rigido o flessibile) fornito di lenti e di fibre ottiche per la visione e di canali operativi per l’afflusso dell’acqua di lavaggio e per l’introduzione di strumenti operativi; viene introdotto dall’esterno attraverso le vie urinarie (uretra e vescica). La patologia di gran lunga più frequente trattata con l’ureteroscopia è la calcolosi ureterale: il calcolo ureterale, a differenza di quello renale, deve sempre essere rimosso (se non espulso spontaneamente) in quanto provoca sintomi anche gravi (coliche, febbre) e può portare all’esclusione funzionale del rene. Il calcolo, a seconda delle dimensioni, può essere estratto con apposite pinze o cestelli o frammentato con sonde a energia laser; tutte queste manovre vengono eseguite sotto controllo ottico e verificate contemporaneamente con visione radiologica. Al termine dell’intervento si esplora tutto l’uretere per verificare la presenza di altri calcoli e, in una buona percentuale di casi, si introduce un tubicino (detto stent a doppio J) che permette la guarigione del tratto di uretere “lesionato” dal calcolo o manovre endoscopiche, facilitando il deflusso delle urine dal rene alla vescica; lo stent viene poi estratto con una cistoscopia, in regime ambulatoriale e senza bisogno di anestesia. Un simile tutore ureterale viene lasciato all’interno, anche per periodi di tempo prolungati (settimane o, raramente, mesi), in tutti i casi in cui si verifica una lesione della parete dell’uretere o permanga un ostacolo al passaggio d’urina. In rari casi, negli uomini affetti da ipertrofia prostatica o nei pazienti in cui la manovra è stata prolungata e traumatica, può rendersi necessario, in genere per 24 ore o meno, un catetere vescicale. Può verificarsi la comparsa di ematuria (cioè sangue nelle urine), usualmente di breve durata e lieve intensità. L’ureteroscopia non necessita di particolare preparazione, malgrado siano necessari alcuni accertamenti (ECG, raggi X al torace, esami del sangue e dell’urina), dovuti al fatto che viene eseguita in anestesia. Subito prima dell’intervento, viene solitamente somministrato un antibiotico per prevenire un eventuale infezione. L’ureteroscopia è una procedura di durata relativamente breve (generalmente compresa tra 10 e 45 minuti), consente la rimozione del calcolo in oltre il 90% dei casi e prevede un breve ricovero (2-3 giorni). È possibile riscontrare una lieve ematuria o qualche sintomo irritativo vescicale nel postoperatorio. Se il paziente non è stato sottoposto a posizionamento di stent, dopo un breve periodo di terapia antibiotica, può ritornare alle proprie attività lavorative. Negli altri casi questo può avvenire più lentamente, ma sempre in tempi brevi (massimo 2 settimane). Le complicanze dell’ureteroscopia diagnostica si verificano in meno dello 2,5% dei pazienti e sono quasi sempre di lieve entità. Può manifestarsi un’infezione urinaria, malgrado la sterilità e la profilassi antibiotica. Ciò può causare malessere, febbre e determinare un prolungamento del ricovero. Lievi lesioni dell’uretere, quando l’ureteroscopia diviene operativa, sono un fenomeno relativamente comune. Può manifestarsi sanguinamento e ostruzione temporanea al passaggio d’urina e sarà quindi necessario il posizionamento di un tutore interno per un periodo di tempo variabile. In rari casi, si possono verificare lesioni gravi dell’uretere che, molto raramente, richiedono un intervento chirurgico a cielo aperto. Le manovre strumentali effettuate possono causare, nell’1-2% dei casi, un restringimento dell’uretere (stenosi) tale da ostacolare il passaggio delle urine e richiedere ulteriori interventi endoscopici o chirurgici. La stenosi può rendersi evidente anche dopo mesi dall’intervento.

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pubblicato il 2018/07/02 09:22:41 GMT+2 ultima modifica 2018-07-02T09:22:41+02:00